Modificato il: 26/12/2023
LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS: UN PERCORSO TORTUOSO E INTRICATO DOVE IL POPOLO FRANCESE SI SCONTRA CON IL GOVERNO
La legalizzazione della cannabis è una battaglia da tempo in corso in tanti paesi d’Europa. La Francia è nota per essere uno tra quelli in cui la repressione politica nei confronti di chi consuma o vende cannabis è più feroce.
Secondo i dati dello European monitoring centre for drugs and drug addiction (Emcdda), la Francia è una delle nazioni europee che prevede le sanzioni più dure, insieme a Svezia, Finlandia, Ungheria, Estonia, Grecia e Cipro.
Vediamo quali sono le posizioni dell’opinione pubblica e politica del paese transalpino in merito al consumo della marijuana.
La cannabis: dall’illegalità alla via verso la legalizzazione
Come già detto, la Francia è uno dei paesi con la politica più repressiva in Europa, sebbene sia stato uno dei primi a conoscerne il consumo.
Le prime esperienze risalgono all’epoca di Napoleone, quando i soldati stanziati in Egitto, in assenza di vino, hanno provato la cannabis per la prima volta.
A causa dei suoi effetti però (diversi da quelli della canapa light), sin da subito non ha goduto di una buona reputazione. Di fatto, il percorso della cannabis è stato tortuoso da quel momento in poi: abolita perché inadatta per curare il colera, e successivamente dichiarata illegale nel 1970. Questo ci dimostra come la via verso la sua legalizzazione risulta ancora oggi ardua e lontana.
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Legalizzazione della cannabis: l’opinione del popolo francese
Un piccolo passo in avanti è stato fatto nel 2019, quando l’Assemblea Nazionale ha concesso la sperimentazione della cannabis per scopo terapeutico, iniziativa bloccata successivamente nel corso del 2020 a causa della pandemia da Covid-19.
Nello stesso anno poi, l’Assemblea ha permesso ai francesi di compilare un questionario online sull’uso della cannabis, disponibile da gennaio a febbraio del 2020. In particolare, i francesi erano chiamati a esprimere la propria opinione su un eventuale cambio della legislazione in merito all’uso ricreativo della cannabis verso una direzione più permissiva.
Studi medici: l’uso terapeutico della cannabis in Francia
A partire da marzo 2021 circa 3.000 pazienti avrebbero ricevuto prodotti a base di cannabis medica per curare dei problemi di salute. Tuttavia questo enorme passo in avanti sarebbe stato caratterizzato da delle condizioni limitanti: avrebbero potuto ricevere queste cure soltanto i malati gravi che non potevano essere curati in altro modo, inclusi coloro che soffrivano di epilessia, dolore cronico o sclerosi multipla.
Secondo alcuni, la cannabis potrebbe essere prescritta anche ai pazienti che stanno affrontando gli effetti secondari di trattamenti come la chemioterapia.
Un passo di questo tipo potrebbe essere considerato una svolta che permetterà alla cannabis di sbarazzarsi della sua oscura reputazione, anche agli occhi dei più scettici.
1 francese su 2 ha provato la cannabis una volta nella vita
La parlamentare di En Marche, Caroline Janvier, aveva dichiarato nel 2020 che il 50% dei francesi ha fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita, mentre oggi, nella nazione, si contano ben 7 milioni di consumatori ogni anno (Emcdda).
Questo presuppone una grossa divergenza di posizione tra l’opinione pubblica e la politica. Ciononostante, se da una parte i politici vorrebbero allinearsi col popolo francese, la destra rimane categoricamente ferma sul NO.
Non potendo distinguere il THC dal CBD, dichiara la destra, non è possibile affermare che la cannabis sia ‘sicura’; inoltre, la tendenza rimane quella di associarne il consumo ai casi di delinquenza e violenza vera e propria. D’altro canto, altri politici più moderati non possono negare che la diffusione della cannabis sia notevole e che sia quindi necessario adeguarsi ai tempi che corrono, magari attraverso un processo di legalizzazione naturale, destinato ad evolversi indipendentemente dall’ostruzionismo del governo francese.
Erba legale Francia: un passo avanti verso la vendita dei fiori e delle foglie di cannabis
Il 30 dicembre 2021, il Conseil d’État ha introdotto il divieto di vendita di fiori e di foglie di cannabis con un tasso di THC inferiore all’ 1%, confermando, tuttavia, che il Cannabidiolo è invece una sostanza priva di effetti psicotropi di carattere assuefacente. Dunque, il CBD non possiede le caratteristiche di una sostanza stupefacente e non può essere considerato tale. Il consumo di canapa legale in Francia non risulta dannoso alla salute di chi ne fa uso, cosa ampiamente dimostrata e nuovamente confermata.
Il suddetto divieto non è più vincolante dal giorno 29 dicembre 2022.
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Ultime notizie: l’HHC finisce sulla lista delle sostanze stupefacenti
HHC: che cos’è?
L’HHC è il risultato di una sintesi chimica di cannabinoidi naturali, responsabili degli effetti psicotropi, simili a quelli che appaiono dopo aver consumato del THC. L’HHC è presente sotto forma di olio, resina, infiorescenze e spray; la concentrazione di HHC è variabile e può raggiungere il 99%, a seconda della sua concentrazione e del marchio.
Quali sono i potenziali rischi?
Il consumo di HHC o di uno dei suoi derivati può causare i seguenti disagi: brividi, vomito, ansia, confusione mentale, malumore, tachicardia, dolori toracici e tanti altri. Gli effetti collaterali possono variare in base alla concentrazione di HHC.
N.B. L’uso di prodotti contenenti HHC può causare, a lungo termine, dipendenza ed eventuale abuso della sostanza.
Legalizzazione in Francia: un ‘no’ definitivo all’HHC
Dal 13 giugno 2023, la Francia ha ufficialmente inserito l’HHC (esaidrocannabinolo), insieme all’HHCO (esaidrocannabinolo-O-acetato) e all’HHCP (esaidrocannabiforolo) nell’elenco delle sostanze stupefacenti. La nuova legge introduce, inoltre, il loro divieto di produzione, vendita ed uso. Tale decisione del governo è stata presa dai risultati delle ricerche sulla farmaco-tossico dipendenza che avevano rivelato il carattere psicotropo dei cannabinoidi, simile a quello della cannabis. Inoltre, la struttura chimica di questi ultimi risulta simile alla struttura del THC, sostanza stupefacente per eccellenza.
Il divieto di vendita dell’HHC rimane, oltre in Francia, vigente in Austria, Belgio, Danimarca e Regno Unito.
Cannabis in Francia: la Corte di Cassazione sul CBD e THC
Il 21 giugno 2023 la Corte di Cassazione francese ha abrogato la legge sulle sostanze stupefacenti alla guida. La legge vigente prevede una pena fino a due anni di reclusione e 4,500 euro di sanzione amministrativa. La legge di cui prima, inoltre, stabilisce la decurtazione di punti 6. La Corte di Cassazione ha ribadito che la guida in stato di alterazione psico-fisica previa consumazione di sostanze classificate come stupefacenti, diventa illegale, qualunque sia il tasso del THC presente.
Conclusioni
Per concludere, in molti sarebbero favorevoli alla legalizzazione della cannabis in Francia.
Sono in tanti a raccogliere firme giorno dopo giorno, per sensibilizzare le persone e per cambiare la situazione corrente, non solo in Francia ma anche nel nostro paese.
Effettivamente, Janvier dichiara che “il proibizionismo ha adottato, per cinquant’anni, un obiettivo impossibile da raggiungere, senza mai averne i mezzi.
La legalizzazione è la soluzione migliore per implementare il controllo e proteggere i cittadini”. Legalizzare la cannabis potrebbe da una parte proteggere i più giovani, e da un’altra ridurre la criminalità e le vendita illegale.
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